Spese istruzione 2020: detrazione
Con la newsletter di oggi vediamo quali sono e come si inseriscono in GB le spese di istruzione per le quali spetta la detrazione di imposta del 19%.
I contribuenti che sostengono spese ai fini dell’istruzione dei propri familiari o per se stessi, come ad esempio spese per asili nido, università od ogni altro ciclo scolastico, possono beneficiare della detrazione del 19%.
Vediamo di seguito l’elenco delle spese di istruzione, con i relativi codici, che possono beneficiare della detrazione del 19%.
Spese per istruzione non universitarie (codice spesa 12)
L’art.1, comma 151, della Legge n.107 del 2015 (legge della “buona scuola”) ha modificato la detrazione delle spese per la frequenza scolastica che, a partire dal 2015, sono state distinte da quelle universitarie. La detrazione del 19% spetta per le spese di frequenza alla scuola dell’infanzia, alla scuola primaria e alla scuola secondaria di secondo grado e alle scuole secondarie di secondo grado, costituito da scuole statali e da scuole paritarie private e degli enti locali.
La detrazione spetta per le spese relative:
- alla mensa scolastica e per i servizi scolastici integrativi quali l’assistenza al pasto e il pre e post scuola;
- alle gite scolastiche e all’assicurazione della scuola;
La detrazione non spetta per le spese relative a:
- l’acquisto di materiale di cancelleria e di testi scolastici per la scuola secondaria di primo e secondo grado;
- il servizio di trasporto scolastico, in quanto si tratta di un servizio alternativo al trasporto pubblico;
Per il periodo di imposta 2019, il limite massimo da portare in detrazione è di 800 euro per ciascuno alunno o studente, sia per i familiari fiscalmente a carico sia per il contribuente stesso.
L’importo deve comprendere le spese indicate nella sezione “Oneri detraibili” (punti da 341 a 352) della Certificazione Unica 2020 con il codice onere 12.
Spese per canoni di locazione sostenute da studenti universitari fuori sede (Codice spesa 18)
La detrazione pari al 19%, si riferisce alle spese sostenute, per canoni di locazione derivanti da contratti di locazione, dagli studenti universitari la cui università si trova in un Comune diverso da quello di residenza. Per poter fruire della detrazione l’università deve trovarsi in un Comune distante almeno 100 chilometri dal Comune di residenza dello studente.
Anche per il periodo di imposta 2019, il requisito della distanza viene considerato rispettato anche all’interno della stessa provincia ed è ridotta a 50 chilometri per gli studenti residenti in zone montane o disagiate.
La detrazione spetta per un importo non superiore a € 2.633,00, e spetta anche nel caso in cui tali spese siano state sostenute per i familiari fiscalmente a carico.
L’importo deve comprendere le spese indicate nella sezione “Oneri detraibili” (punti da 341 a 352) della Certificazione Unica 2020 con il codice onere 18.
Spese per la frequenza di asili nido (Codice spesa 33)
Le spese sostenute dai genitori per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido, sia pubblici che privati, possono essere detratte fino al 19% delle predette spese.
L’importo massimo della spesa ammessa in detrazione è pari a 632 euro per ciascun figlio che frequenta l’asilo nido ed è ripartita tra i genitori in base all’onere da ciascuno sostenuto.
Nel caso in cui la spesa si riferisca a più di un figlio, è necessario compilare più righi riportando il codice spesa 33 tante volte quanti sono i figli per i quali è possibile fruire della detrazione.
Nell’importo devono essere comprese anche le spese indicate nella sezione “Oneri detraibili” (punti da 341 a 352) della Certificazione Unica 2020 con il codice onere 33.
Spese d’istruzione con GBsoftware
Le spese di istruzione devono essere inserite nei righi da RP8 a RP13 del modello Redditi PF e nei righi da E8 a E10 del modello 730.
All’interno della gestione selezionare il codice spesa per il quale si vuole fruire della detrazione e procedere ad indicare tutti i dati richiesti.
L’immissione dei dati è controllata: ad esempio qualora l’importo indicato sia superiore al limite, il software provvederà a ricondurlo a tale limite.
Salvando ed uscendo dalla gestione i dati sono riportati nel modello.
Per maggiori chiarimenti sul funzionamento della gestione rimandiamo alla guida online presente all’interno della gestione stessa.
All’interno della gestione è presente il pulsante , cliccandolo è possibile visionare l’elenco dei familiari a carico.
MAR/13