Sarà la data di venerdì 10 aprile, quella in cui le Casse di previdenza dei professionisti autorizzeranno i bonifici sul conto degli iscritti che hanno fatto domanda per l’ottenimento dell’indennità di 600 euro, così come previsto nel Decreto Cura Italia.
Decisiva è stata la giornata di ieri, quando i 20 enti di previdenza riuniti sotto l’egida dell’Associazione degli Enti Previdenziali Privati (AdEPP), hanno posto fine alla fase di controllo preliminare, volta a verificare che i richiedenti avessero compilato e consegnato correttamente le domande, allegate dei documenti richiesti, ovvero copia della carta di identità e del codice fiscale, e che le stesse fossero state trasmesse al Ministero del Lavoro.
Fonti ufficiali, hanno comunicato che in data 7 aprile, alla Cassa di Previdenza dei dottori commercialisti vi erano pervenute 25.595 domande, di cui 25.539 risultate poi meritevoli di accedere al pagamento della somma.
Nella stessa data invece, la Cassa dei ragionieri aveva ricevuto 8.819 domande, di cui 8768 valide per accedere all’accredito della somma. Tra tutte e due le Casse, si contano quindi in un primo screening un numero di 457 domande cestinate, a causa di una presentazione errata o incompleta dei documenti o dalla loro illeggibilità.
Questi professionisti tuttavia, avranno possibilità di inoltrare nuovamente la domanda dopo che, proprio durante la giornata di ieri, è stata a loro inoltrata, la comunicazione ufficiale contenente le motivazioni per cui la relativa istanza fosse stata dichiarata inammissibile.
Accredito del bonus: tutti e subito?
Tornando ai pagamenti, da domani scatta il via all’elargizione delle somme previste nel Decreto firmato dal Governo Conte, il bonifico sarà visibile direttamente sul conto, molto probabilmente però a partire da martedì considerato il fine settimana di mezzo e il lunedì di Pasquetta.
Le richieste saranno evase in ordine cronologico poiché il tetto massimo di 333.333mila richieste è stato superato e ancora dal Ministero del lavoro non è stato ancora garantito il rifinanziamento del fondo da 200 milioni stanziato in prima battuta, nonostante siano arrivate nel mentre assicurazioni a riguardo.
Se ulteriori chiarimenti sulla quantità di richieste che ogni singola Cassa previdenziale potrà evadere senza dover anticipare denaro non arriveranno entro oggi, il pareggiamento sarà fatta per mano degli stessi enti ai quali spetterà poi la decisione di scegliere se procedere con il bonifico a tutti i beneficiari, oppure se elargire la somma in un primo momento solo ad una parte di questi.
Il Ministero infatti potrebbe anche prendere la decisione di dare il via libera alle Cassa dottori e quella dei Commercialisti, alla liquidazione di un numero vicino ma non comprensivo delle domande totali giunte fino ad ora.
Se ne sussegue che, a questo punto sarebbe ogni ente a decidere come comportarsi, e quindi se procedere al pagamento di tutti i richiedenti in ogni caso, oppure procedere all’operazione impegnandosi solo verso quelli coperti dal fondo di ultima istanza stanziato dal Governo.
Da alcune Casse già è arrivata la comunicazione che il pagamento sarà elargito per tutti al di là della copertura, per altri invece la scelta potrebbe essere quella di aspettare che vengano rimpinguati i fondi stanziati per evitare problemi di liquidità, tenendo conto del fatto, che sono in molte ad aver sospeso il versamento nei propri confronti dei contributi da parte degli iscritti.
E’ chiaro che a questo punto, tanto dipenderà anche dalla consistenza delle somme che si dovranno anticipare, qualora si trattasse infatti di cifre abbastanza piccole, appare improbabile che non verranno evase tutte le richieste.
Domande presentate alle Casse
Alla data del 09/04, volendo fare una panoramica generale, sono questi i dati ufficiali in merito alle domande per la richiesta di accreditamento del bonus pervenute alle varie casse:
- Cassa forense 120mila
- Inarcassa – ingegneri e architetti720
- Cassa geometri 40mila
- Enpap psicologi 33mila
- Cnpadc commercialisti 300
- Enpam – medici339
- Enpav – veterinari215
- Inpgi2 – giornalisti100
- Enpacl – consulenti del lavoro200
- Cassa ragionieri617
- Enpab – biologi765
- Enpapi – infermieri 4-661
- Eppi – periti industriali
- Epap – pluricategoriale650
- Enpaia – agricoli912
- Enpaf farmacisti041
- Cassa notariato 330
Beneficiari del bonus
Come precisato dalla ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Nunzia Catalfo e dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri al momento della firma del decreto ministeriale, il fondo per il reddito di ultima istanza dal valore di 600 euro per il mese di marzo, sarà riconosciuto a:
- Lavoratori con reddito fino a 35.000 euro (riferito al reddito complessivo percepito nell’anno di imposta 2018)
- Lavoratori con redditi tra 35.000 euro e 50.000 euro (riferito sempre all’anno s’imposta 2018) qualora quest’ultimi abbiano cessato o interrotto la loro attività autonoma o libero professionale, di almeno il 33% nel primo trimestre 2020 in confronto al primo trimestre del 2019 a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19.
Aumento del bonus ad aprile?
Sempre per voce della ministra Catalfo, si è affermato che la disposizione del bonus di 600 euro è stato un primo “salvagente” con il quale si è deciso di affrontare nell’immediato la situazione di emergenza provocata dal virus.
Lo stesso Governo infatti, come di fatto confermato dalle parole della Catalfo, è al lavoro per le nuove misure che saranno contenute nel decreto aprile, dove l’obiettivo è quello di prevedere per automi e partite IVA un indennizzo di importo maggiore
L’aumento rispetto al bonus di marzo, secondo voci di corridoio, potrebbe aggirarsi intorno ai 200 euro, portando così la cifra d’indennità da 600 ad 800 euro, cifra per la quale si dovrà necessariamente attendere l’uscita del prossimo decreto.
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